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I prodotti per l’ semplificano la vita quotidiana alle persone interessate e a chi se ne prende cura. L’acquisto regolare degli articoli necessari, però, può costituire alla lunga un fardello economico. Ecco perché consigliamo di farsi prescrivere gli articoli per l’incontinenza dal medico, requisito necessario per richiedere il rimborso di una parte dei costi sostenuti alla cassa malati.
Questo approfondimento spiega quali sono i requisiti necessari, come bisogna procedere per ottenere il rimborso dei prodotti per l’incontinenza e a quanto ammonta la copertura prevista.
L’ammontare della prestazione dovuta dalla cassa malati in caso di è disciplinato dall’elenco dei mezzi e degli apparecchi (EMAp) dell’Ufficio federale della sanità pubblica. L’elenco comprende tutti i mezzi ausiliari coperti dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) fino a un importo massimo rimborsabile all’anno. Tra questi rientrano anche ausili per l’incontinenza come, per esempio, le mutandine assorbenti per l’incontinenza TENA, che soddisfano i criteri previsti dall’EMAp. L’elenco opera una distinzione tra:
Mentre per l’incontinenza leggera non è previsto alcun rimborso, le casse malati si assumono i costi dei prodotti per l’incontinenza dietro presentazione di una ricetta medica, a partire da una diagnosi di incontinenza media. Inoltre, devono essere soddisfatti i seguenti criteri:
L’ammontare del rimborso per gli articoli per l’ acquistati dietro prescrizione medica dipende dal grado di gravità dell’incontinenza diagnosticato. L’importo massimo rimborsabile all’anno (aggiornato al 01.10.2022) è il seguente:
È importante osservare che gli importi massimi rimborsabili per la cura dell’incontinenza dietro prescrizione medica vengono aggiornati regolarmente. Si consiglia pertanto di verificare regolarmente l’ultima versione dell’EMAp, per approfittare di eventuali aumenti dell’importo rimborsabile, per esempio.
La procedura per ricevere dalla cassa malati l’importo forfetario previsto per i casi di è la seguente.