Conoscere i segnali della demenza
Se un tuo familiare ha già raggiunto un’età avanzata, avrai notato che inizia a dimenticarsi le cose, che si confonde più facilmente, o che non riesce più a fare le cose che faceva un tempo con la stessa facilità. Questi segnali potrebbero indicare un principio di demenza, una patologia assai comune dell’età avanzata. L’importante è tenerne conto e informarsi il più possibile sulla condizione del proprio caro. Avere un buon quadro della situazione, giorno per giorno, ti aiuterà a offrirgli la migliore assistenza possibile.
Che cos’è la demenza?
“Demenza” è il termine generico usato per definire una varietà di sintomi causati da danni cerebrali. Può manifestarsi in diversi modi, a seconda delle aree del cervello interessate. In genere, la compromissione riguarda la memoria delle persone e la capacità di pianificare ed eseguire le normali attività quotidiane.
Tra le altre cosiddette capacità cognitive soggette a deterioramento ci sono il linguaggio, la concezione del tempo e il senso dell’orientamento. Anche ansia, depressione e cambiamenti comportamentali possono rientrare nell’evoluzione tipica della malattia. I sintomi in questione rendono difficile per le persone affette da demenza affrontare la quotidianità senza il supporto dei loro cari.
Il termine “demenza” descrive una serie di sintomi comprendenti perdita di memoria, sbalzi di umore e difficoltà nella comunicazione e nel ragionamento. Esistono diversi tipi di demenza. I più comuni sono il morbo di Alzheimer e la demenza vascolare.
Forme di demenza
Molte demenze sono progressive, nel senso che i sintomi esordiscono lentamente e peggiorano gradualmente. Se noti in una persona a te cara o anche in te stesso difficoltà nel ricordare le cose o altri cambiamenti nelle funzioni cognitive, non ignorarli. Consulta presto un medico affinché ne determini la causa. Una valutazione professionale potrebbe rilevare una condizione trattabile. E anche laddove i sintomi lasciassero presagire una forma di demenza, una diagnosi precoce consentirebbe al paziente di ottenere il massimo beneficio dai trattamenti disponibili, oltre a offrirgli la possibilità di proporsi come volontario per sperimentazioni o studi clinici. Una diagnosi certa, inoltre, lascerà il tempo per pianificare il futuro.
Malattie
La parola demenza non indica una singola malattia. È un termine generico usato per indicare una serie di sintomi che possono essere la conseguenza di varie malattie e tipi di danni. Abbiamo preferito concentrarci sulle cinque forme più comuni di demenza, ma descriveremo brevemente anche alcune delle altre forme.
Morbo di Alzheimer – La malattia rende sempre più difficile la comunicazione. Una diagnosi precoce è importante.
Demenza vascolare – La demenza vascolare solitamente progredisce a scatti più o meno marcati dopo ogni ictus, a seconda della gravità.
Demenza fronto-temporale – La demenza fronto-temporale è una delle principali forme di demenza degenerativa.
Malattia di Huntington – La malattia di Huntington è abbastanza rara: il tasso di incidenza stimato è di 5 persone su 100.000.
Demenza da corpi di Lewy – Si ritiene che alla demenza da corpi di Lewy facciano capo dal 2 al 20% di tutti i casi di demenza.
Demenza mista – Si parla di demenza mista quando i sintomi sono riferibili simultaneamente a più tipi di demenza.
Demenze secondarie – Le demenze secondarie comprendono circa ottanta patologie e lesioni (es. tumori cerebrali, abuso di alcool e diversi tipi di deficit).
Morbo di Parkinson – Il morbo di Parkinson, causato da una carenza di un neurotrasmettitore chiamato dopamina, è responsabile di circa l’1,2-3% di tutti i casi di demenza.
Convivere con la demenza
Ricevere una diagnosi di demenza può essere uno shock sia per il paziente che per i suoi familiari, e anche tu sarai probabilmente stato sommerso dalle emozioni dopo un simile verdetto. È però importante ricordare che non si tratta di una condanna a morte. La vita è fatta di opportunità e sfide, anche nelle situazioni più difficili.